domenica 20 settembre 2009

Parà uccisi, rientrate le salme

e salme dei sei parà uccisi nell'attentato di giovedì a Kabul sono rientrate in Italia. Il C-130 dell'Aeronautica con a bordo i feretri è atterrato all'aeroporto militare di Ciampino. Ad accogliere le bare i parenti, un picchetto dei paracadutisti della Folgore, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, le più alte cariche dello Stato e i verti dell'Esercito. I funerali si terranno lunedì 21 alle 11 nella Basilica di San Paolo fuori le mura.

10.17 - Corteo funebre lascia Ciampino. I sei carri funebri con a bordo le salme dei parà uccisi hanno lasciato l'aeroporto di Ciampino, diretti all'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Roma, dove saranno svolti gli accertamenti necroscopici sulle vittime.

10.00 - L'applauso commosso dei parenti. Un applauso discreto ha accompagnato le salme dei sei paracadutisti uccisi a Kabul fino ai carri funebri che li trasporteranno all'Istituto di medicina legale. Le bare, portate a spalla da sei paracadutisti erano seguite da un militare con un cuscino con sopra il basco amaranto, le varie decorazioni.

10.00 - "Morti da eroi". E' folta la rappresentanza dei berretti amaranto della Folgore all'aeroporto di Ciampino per rendere omaggio ai feretri dei sei compagni arrivati da Kabul. Tra di loro, il sergente maggiore Gianluca Spina, tornato solo una settimana fa da Kabul. "Io - racconta Spina - ero molto amico del capitano Antonio Fortunato. Lui è un eroe, morto per la Patria, ha dato la vita per qualcosa in cui credeva, è morto per tutti gli italiani". "Andremo avanti nel nostro lavoro con ancora maggiore convinzione, per rendere onore al suo ricordo", ha aggiunto.

09.58 - Benedette le salme. L'Ordinario militare per l'Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, ha benedetto le salme dei sei parà uccisi: è stato questo il primo atto delle breve cerimonia che è in corso a Ciampino. Dopo l'omaggio del capo dello Stato, e' stato intonato il Silenzio e il picchetto schierato a Ciampino ha reso onore ai caduti.

09.56 - L'omaggio di Napolitano. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio alle salme dei sei parà uccisi giovedì a Kabul, da poco giunti all'aeroporto militare di Ciampino. Su ciascuna bara il presidente ha poggiato la mano destra, inchinandosi. Il capo dello Stato si è poi soffermato nuovamente per alcuni istanti in silenzio e a capo chino davanti alle sei bare.

09.50 - Vertici dello Stato. Oltre a Napolitano ad accogliere i feretri anche il presidente del Senato Renato Schifani, quello della Camera Gianfranco Fini, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, quello dell'Applicazione del programma di governo Roberto Calderoli, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, il sindaco di Roma Gianni Alemmano e i vertici militari.

09.47 - Onori militari. I feriti dei sei parà, avvolti nel tricolore, sono stati sbarcati dal C-130 e sono ora sulla pista dell'aeroporto di Ciampino dove vengono resi loro gli onori militari.

09.40 - Basco amaranto. Tra i parenti dei sei paracadutisti uccisi c'è anche Simone Francesco, di due anni, figlio del sergente maggiore Roberto Valente. Il piccolo è in braccio alla madre e indossa il basco amaranto della Folgore. All'aeroporto militare di Ciampino, dove è appena atterrato il C-130 proveniente dal'Afghanistan, sono numerosi i familiari delle vittime che attendono che dal velivolo scendano i feretri. In un'area dell'aeroporto sono gia' sistemati i sei carri funebri che trasporteranno le bare all'Istituto di medicina legale dove verrà effettuata l'autopsia.

09.38 - Rientrati in Italia le salme. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, le altre più alte cariche dello Stato e i familiari delle sei vittime sono sulla pista dell'aeroporto di Ciampino dove è appena atterrato il C-130 con a bordo le salme dei parà morti giovedi scorso a Kabul.

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